domenica 27 marzo 2011
L'italiano in DVD: Tre uomini e una gamba
Durata: 98 min
Genere: commedia
Regia: Aldo, Giovanni & Giacomo e Massimo Venier
con: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomino Poretti, Marina Massironi
Trama [tratta da wikipedia]
La trama del film è quella del classico “road trip”: Aldo, Giovanni e Giacomo, dipendenti di un negozio di ferramenta “Il paradiso della brugola”, devono andare a Gallipoli dove avrà luogo il matrimonio di Giacomo con la terza figlia del cavalier Eros Cecconi, loro principale (Giovanni e Aldo sono sposati con le altre due figlie). I tre devono, inoltre, portare al suocero “La Gamba”, un’opera (che costa 170 milioni di lire) di Garpez, scultore sconosciuto ai più (l’opera d’arte verrà disprezzata da tutti tranne da Giacomo). Durante il viaggio avranno varie disavventure (uccidono involontariamente Ringhio, l'amato bulldog del suocero, ripartendo dopo averlo dimenticato legato a guardia della macchina in occasione di una sosta in autogrill; Giacomo è in preda a una colica renale; la macchina si rompe più volte; la Gamba viene persa), tra le quali conosceranno Chiara (Marina Massironi) dopo un tamponamento. Essendosi rotta l'auto della ragazza, che deve partire per la Grecia, i tre accetteranno di darle un passaggio fino al porto dove dovrà imbarcarsi. Giacomo nel frattempo si innamora di Chiara, la quale, essendosene accorta e non volendo rovinare il matrimonio al suo nuovo amico, con una scusa si fa lasciare in un'area di servizio per riprendere il suo viaggio da sola.
Le varie disavventure del viaggio fanno riflettere i tre protagonisti sulla loro condizione: i tre amici lasceranno la Gamba (con una scarpa al piede, per deridere l’opera e il suocero) nel viale d’entrata alla casa.
Giudizio di ovitmilano.com:
venerdì 25 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
Comprensione: Intervista a Saviano (livello avanzato)
- Roberto Saviano con il suo libro ha voluto dare una lezione di giornalismo ai giornali italiani e mettere l'accento su quello che il giornalismo di oggi dovrebbe fare e dire
- A Napoli migliaia di manifestanti hanno attraversato la città per protestare contro il giornalismo corrotto d'oggi
- A Casal di Principe si è tenuta una manifestazione che ha ricevuto una grande partecipazione ma poco rilievo sulla stampa nazionale
- I giornali stranieri, ad esempio lo spagnolo El Pais, ha scritto alcune righe riguardo questa manifestazione, ma non nelle pagine centrali
- Secondo Saviano i giornali stranieri non possono avere una chiara percezione della realtà, perché la criminalità organizzata è un fenomeno solo locale
- Secondo Saviano i giornali a tiratura nazionale pensano che la mafia sia un problema locale, che non possa interessare ai lettori del Nord Italia
- Il libro di Saviano in Italia ha venduto oltre due milioni e mezzo di copie ma è poco famoso all'estero.
- Saviano accusa i giornalisti di arricchirsi disonorando l'Italia, approfittando delle disgrazie degli italiani
- Saviano voleva essere più marginale, voleva essere uno scrittore di nicchia, parlando al cuore di pochi lettori
- Enzo Biagi sosteneva che per essere uno scrittore affermato bisogna avere una copia del proprio libro e al tempo stesso essere accusati di plagio
- Saviano accusa gli editori di alcuni giornali nazionali di non saper fare cronaca, ma solo letteratura, i non voler fare emergere le notizie vere
- Saviano si difende dalle accuse di plagio ricordando che gli stessi editori sono sotto processo per estorsione a mezzo stampa
- Saviano è convinto di essere un obiettivo della mafia perché è più debole di altri, che non possono essere colpiti facilmente quanto lui
- L'intervistatore accusa Saviano di “stare sempre in mezzo”, di non voler uscire da questo abito di eroe che si è costruito, di avere una corona in testa
- Saviano vive all'estero in un appartamento-bunker, con cinque carabinieri che si alternano nella scorta
- Saviano afferma di poter esistere solo quando è davanti al pubblico, perché nella sua vita/non-vita non ha una vita privata
- Saviano ha presentato il suo libro per la prima volta a Pordenone il 13 ottobre di 3 anni fa
- Saviano ha ricevuto la protezione della scorta ma dato che il loro umore era alto non pensava sarebbe stata una situazione lunga
lunedì 21 marzo 2011
Dizionario illustrato: Il corpo umano
Dizionario illustrato: La faccia
- i capelli
- la fronte
- le sopracciglia
- le palpebre
- gli occhi
- il naso
- la bocca
- il mento
- le orecchie
- le ciglia
- le guance
- il collo
Il quiz d'italiano: Essere o Avere?
venerdì 18 marzo 2011
Guardiamo la tv? CieloTV in streaming
Ma perché non guardare la tv per imparare?
Molte televisioni possono essere viste direttamente online: guardiamo la tv insieme?
[trovate qui la programmazione di cielotv.it]
giovedì 17 marzo 2011
150 anni d'italia - Giorgio Gaber
Io non mi sento italiano
Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.