1. Carlo Lucarelli è conduttore televisivo e attore.
2. Lucarelli è già stato ospite in questo programma.
3. Il programma Blu Notte parla dei nuovi cantanti rock italiani.
4. "Autobiografia di una repubblica" è un libro di Lucarelli.
5. In "Autobiografia di una repubblica" si dice che l'Italia è un paese corto di memoria.
6. "Navi a perdere" tratta del problema dei rifiuti a Napoli.
Controlla le affermazioni vere nei commenti al post
La mia poesia è alacre come il fuoco trascorre tra le mie dita come un rosario Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore, sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida, sono il poeta che canta e non trova parole, sono la paglia arida sopra cui batte il suono, sono la ninnanànna che fa piangere i figli, sono la vanagloria che si lascia cadere, il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce.
La Homeless World Cup è un torneo di livello mondiale che usa il calcio come un catalizzatore per incoraggiare le persone senza dimora a cambiare la loro vita. E per cambiare l'attitudine di governi, media, cittadini e opinion leader nel trovare soluzioni sempre migliori per combattere l'homelessness in tutto il mondo.
4-15 settembre 2009 Arena Civica, Sempione ed altre località nei dintorni di Milano
La Homeless World Cup cerca volontari per il suo prossimo evento: clicca qui per saperne di più Chi può aiutare?: Persone che parlano italiano e inglese (anche altre lingue) residenti o presenti a Milano nel periodo del torneo
Chissà perché i milanesi scappano da Milano a Ferragosto. Credo sia il momento migliore per stare a Milano. Senza far nulla, senza rumore, magari lamentandosi sottovoce per il caldo e per l'umidità. Oggi andiamo sulle terrazze del Duomo da cui, come ricorda Umberto Saba, anni fa si vedevano gli slogan pubblicitari al neon. Ora che non ci sono più, che sono stati rimossi, speriamo che questa notte a Milano si veda qualche stella cadente. E tra l'altro con questa poesia che parla di nebbioline invernali, sembra quasi di sentire un po' di frescura.
Milano Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio villeggiatura. Mi riposo in Piazza del Duomo. Invece di stelle ogni sera si accendono parole. Nulla riposa della vita come la vita. Umberto Saba
Avete mai sentito quella strana gente che dice assurde frasi come "Milano, Milano... ma cosa ci sarà mai a Milano?"? Oppure siete dei pigroni come noi e non comprate una guida perché pesa troppo a portarla in giro d'estate? O avete speso tutti i vostri risparmi nella vita notturna milanese e il vostro portafoglio piange?
C'è una soluzione: PARTECIPARE ALLE GITE DI Ovìt!
E poi, se non bastasse (siete instancabili, lo sappiamo), avete due alternative:
12 pugni di riso (Carnaroli, Arborio o Vialone nano), 50 gr di burro, 30 gr di midollo tritato, 2 cucchiai di grasso d’arrosto di manzo chiaro e scuro, 2-3 l.di brodo bollente ristretto (el brodon), 1 cipollina, 1 pezzetto di burro crudo, 1 ciuffo di pistilli di zafferano o 1 bustina di zafferano, parmigiano reggiano grattato. Si possono aggiungere 20 gr di funghi secchi oppure 1 tartufo bianco affettato sopra il risotto.
Mettere in una casseruola il midollo, il burro, il sugo di arrosto e la cipolla affettata e sottile, lasciarla cuocere dolcemente a fiamma bassa, per farle prendere un colore dorato. Se manca il grasso di arrosto, mettere 60 gr di midollo tritato invece di 30. Aggiungere il riso e rimescolarlo bene perché possa assorbire il condimento. A questo punto alzare la fiamma e iniziare a versare sul riso il brodo bollente, a mestoli, vero e non di dado, continuando a rimestare regolarmente con un cucchiaio di legno. Man mano che il brodo evapora e viene assorbito, continuare a cuocere sempre a fuoco forte e aggiungerne dell’altro a mestoli fino a cottura ultimata, stando attenti che il riso resti al dente (da 14 a 18 minuti). Cotto che sarà per due terzi, tingerlo con lo zafferano sciolto nel brodo. Una volta si usava lo zafferano in pistilli, che si metteva ai due terzi di cottura per dargli il tempo di sciogliersi, ma se è in polvere conviene metterlo all’ultimo per non disperderne il profumo. Mettere i funghi, tenuti a bagno 30 minuti prima, nel riso. In ultimo aggiungere un pezzo di burro. Il risotto va tenuto piuttosto liquido (all’onda), ossia i chicchi devono essere ben staccati, ma legati fra loro da un insieme cremoso. (M. Belloni, www.ogigia.com)
La musica piace a tutti, no? Ecco un ottimo sito (spagnolo) che vi aiuta a ripassare un po' d'inglese in modo divertente, con tantissime canzoni, tutte sottotitolate, e moltiesercizi. www.subingles.com
L'italiano non vi basta? Vi ricordiamo che in Ovìt partono a settembre i nuovi corsi di spagnolo. Se non riuscite ad aspettare fino a settembre, controllate il sito del nostro partner, è un'ottima idea per passare le prossime vacanze:
Mi chiamo Babbo Natale, ho tanti anni, sono nato a Imperia il 25/12/1823. Abito in Finlandia, a Rovaniemi, in via delle Renne 8. Lavoro a Rovaniemi. Sono giocattolaio, costruisco e porto i giocattoli ai bambini. Ho gli occhi azzurri, i capelli bianchi e sono alto un metro e ottantacinque.
Imparare una lingua straniera non vuol dire solo imparare una sfilza di regoline da ripetere come un pappagallo. Spesso vuol anche dire imparare un contesto sociale molto complesso. Partiamo dal fatto che stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni sulla nostra Italia sono spesso eccessivi (provate a mettere Italia vs Europa nella ricerca di You Tube!!), noi italiani non possiamo assolutamente vivere "con le fette di prosciutto sugli occhi", senza vedere come stanno le cose. Facciamo allora autocritica: siamo ignoranti. E siamo ignoranti perché siamo pigri. E siamo pigri perché in Italia è facile perdersi. Certamente il ragazzo al telefono in questo video non è un caso raro, parliamo tutti di cose di cui non sappiamo nulla.
Un semplice consiglio, al di là delle definizioni, da Fabio Volo: "Non puoi farti dire dagli altri cosa devi dire. Bisogna che le pensi le cose che dici."
Aggiungiamo al blog di Ovìt un gioco divertente e utile per imparare qualche nuova parola in italiano: l'impiccato. Lo potete trovare in fondo al menu di sinistra, sotto le inostre nformazioni e sotto il traduttore automatico. Una volta indovinata la parola, potete seguire un link che vi aiuterà a capire meglio significato e uso della parola. Buon divertimento (noi ci giochiamo tutto il giorno!!!)
I promessi sposi è un romanzo storico di Alessandro Manzoni, considerato il più importante romanzo della letteratura italiana e l'opera letteraria più rappresentativa del Risorgimento italiano. Fu pubblicato in una prima versione nel 1823, e in seguito rivisto dallo stesso autore e ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1842.
Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana, ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana. È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano ed è la fonte di molte espressioni entrate nell'uso comune della lingua.
Su Youtube un'interessante versione musical che ripercorre la storia dei nostri fidanzati nazionali attaverso le più famose canzoni italiane
Partono oggi alcune rubriche per approfondire la cultura italiana. Poiché il cibo è uno dei nostri argomenti preferiti, partiamo con una ricetta classica:
I BUCATINI ALL'AMATRICIANA (O MATRICIANA)
INGREDIENTI (PER 4 PERSONE): - 300 grammi di bucatini (che trattengono bene il sugo...) - una cipolla di media grandezza - 150 gr di guanciale (o pancetta dolce... ma non è la stessa cosa!!!) - 300 gr di polpa di pomodoro, meglio se fresca - 40 gr di pecorino romano grattuggiato - 3 cucchiai di olio d'oliva - sale, pepe, peperoncino
1. Tagliate il guanciale a dadini piccoli e sminuzzate la mezza cipolla, tenendo però questi due ingredienti separati. 2. Scaldate l’olio in una padella a fuoco medio e fatevi cuocere il guanciale finché i dadini saranno diventati trasparenti. 3. Unite a questo punto la cipolla e abbassate la fiamma al minimo. Lasciate cuocere per alcuni minuti, finché la cipolla inizia a imbiondire. Non lasciatela diventare troppo scura poiché il sapore cambia in modo deciso e sovrasta quello del guanciale. 4. Versate la polpa di pomodoro nella padella e rimescolate bene. Lasciate cuocere a fuoco basso. 5. Salate, pepate e aggiungete un po’ di peperoncino macinato. E' meglio non esagerare con il sale all’inizio, soprattutto se si usa la pancetta che può essere già abbastanza salata. 6. Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Si usano tradizionalmente i bucatini o perciatelli, ma è chiaro che il sugo è buonissimo praticamente con tutti i tipi di pasta lunga o anche corta. 7. Scolate la pasta al dente e versatela nella padella. Rimestate bene e cospargete con metà del pecorino grattugiato. Mescolate e servite cospargendo con il pecorino rimasto.
CURIOSITA' Le origini della Matriciana sono difficili da stabilire. Sicuro è che l'aggiunta del pomodoro è recente, la ricetta originale era “in bianco” e si chiamava “gricia”. Ecco cosa suggerisce gustoblog.it: “La Matriciana nasce a Roma; da Amatrice eredita solo alcuni ingredienti base: i pastori provenienti dai territori confinanti con l’Abruzzo pascolavano le greggi nelle campagne romane, portandosi dietro alimenti facilmente conservabili (pecorino, pasta, guanciale). Solo dopo, a Roma l’Amatriciana diventa Matriciana, con il soffritto di cipolle e la salsa di pomodoro Casalino, che con la sua bella acidità “pulisce” la bocca dal grasso del guanciale”.