martedì 8 febbraio 2011

La potenza dell'immaginazione: il periodo ipotetico

Cecco Angiolieri scrive nel Trecento questo splendido sonetto. Nel 1968 il grandissimo Fabrizio De André ne fa una trasposizione in musica.



S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.


E voi cosa vorreste essere? E cosa fareste?

Nessun commento: